Riflessi primitivi e sviluppo delle abilità visive

 

Tutti noi fin dalle prime settimane di vita iniziamo a sviluppare le nostre abilità visive e motorie.

Gli occhi sono il principale strumento che utilizziamo per esplorare il mondo, iniziando da ciò che ci circonda.

Ma ti dirò di più, essi sono in stretta relazione con le capacità motorie.  E lo saranno per tutta la vita.

Il nostro sviluppo neurologico inizia da piccoli gesti quotidiani, che compiamo in modo naturale fin dalla prima infanzia, come l’afferrare, il portare gli oggetti alla bocca, il sollevare la testa, lo strisciare sulla pancia, il dondolarsi sulle braccia e ginocchia e l’andare a gattoni.

Man mano che si cresce questa coordinazione visuo-motoria si rinforza permettendoci di osservare, analizzare e interagire con il mondo.

Lo sviluppo della visione e delle abilità motorie sono in relazione attraverso i riflessi primitivi dello sviluppo neurologico.

I bimbi che non apprendono come afferrare gli oggetti e portarli alla bocca, non avranno l’opportunità di praticare la coordinazione occhio-mano e sarà più complicato sviluppare una perfetta visione binoculare.

Dopo i 2 mesi di vita, il bimbo inizia a sviluppare il riflesso simmetrotonico con il capo e le mani lungo la linea mediana del corpo, osservando le proprie mani, succhiando le dita delle proprie mani e dei piedi e giocando con qualche oggetto.   In questo modo il neonato avrà l’opportunità  di pratica la messa a fuoco a distanza ravvicinata.

Per fare in modo che l’immagine dell’oggetto in questione entri nel campo visivo centrale e quindi giunga sulla fovea (punto retinico di massima acutezza visiva), il bimbo dovrà dirigere gli occhi sull’oggetto esercitando quindi la convergenza e anche l’accomodazione per metterlo a fuoco.

Quando invece il bimbo si trova in posizione prona (a pancia in giù) e inizierà ad alzare la testa svilupperà una visione panoramica dell’ambiente circostante e sarà motivato a trascinarsi, per imparare in seguito a dondolarsi su mani e ginocchia per raggiungere l’oggetto che ha destato il suo interesse.

Dopo i 5 mesi il riflesso tonico del collo è totalmente sviluppato e il bimbo riesce a mettersi a gattoni.

Questa posizione è di fondamentale importanza per il completo sviluppo dell’accomodazione in quanto il bimbo alterna la visione giù verso il pavimento e in alto davanti a lui, mettendo così a fuoco vicino e lontano.

Alcuni tra i principali riflessi primari sono il riflesso di suzione, il riflesso tonico asimmetrico del collo, il riflesso di Moro, il riflesso spinale di Galant, il riflesso plantare e quello palmare.

Molti disturbi dell’apprendimento sono legati alla non completa integrazione di questi riflessi primitivi:

  • dislessia, disgrafia e difficoltà di apprendimento
  • posture scorrette
  • scarsa coordinazione occhio-mano
  • scarso equilibrio
  • scarsa coordinazione generale
  • problemi di lateralizzazione e di movimento crociato
  • posture scorrette o impugnature scorrette durante la scrittura
  • enuresi notturna (pipì a letto) e difficoltà nel controllo degli sfinteri
  • problemi di attenzione e concentrazione
  • difficoltà ad eseguire la capriola, il salto della corda e andare in bicicletta
  • cinetosi (mal di trasporto)
  • problemi di comportamento (molto introverso o aggressivo)
  • disturbi del linguaggio
  • ipersensibilità sensoriale (alla luce, agli stimoli tattili, agli stimoli visivi o kinestetici)
  • iperattività e impulsività
  • difficoltà nella organizzazione spazio-temporale
Grazie alla Dottoressa Eva Maria Rodriguez Diez ho imparato il Metodo BRMT (Blomberg Rhythmic Movement Training) tramite il quale si esegue uno screening iniziale per valutare la totale integrità di tutti i riflessi.  Nella eventualità di qualche riflesso non pienamente integrato si eseguono esercizi ritmici per favorire la completa integrazione.